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BIO informale

Quando nel 1986, sono entrato per la prima volta negli spazi della mia scuola, ricordo con precisione l’eccitazione potente che ho provato. Tutti quei pannelli dipinti appesi alle pareti, che creavano un’atmosfera sconosciuta e che offrivano ai miei occhi suggestioni mai viste prima, mi fecero istantaneamente esplodere qualcosa dentro che provocò questo pensiero preciso:

”io voglio fare questo nella vita ”.  E nell’iscrivermi sentii di fare la cosa giusta.

Ricordo la prima volta che entrò in aula Giuseppe Giacone , un artigiano esterno al corpo docenti quotidiano, invitato appositamente a realizzare davanti ai nostri occhi, un cartiglio in trompe l’oeil.

Mi rendo conto che può sembrare esagerato, ma ritornando a quel momento, io ancora oggi avverto un groppo in gola.

Perché fu magia. 

Una mano apparentemente incerta la sua, a cui spariva qualsiasi lieve tremore quando il pennello entrava in contatto con la superficie da dipingere. E che, in un crescendo di passaggi e di colore, dava vita ad un’illusione svelandola contemporaneamente.

Fu stupefacente guardare il cartiglio terminato e provare l’imbarazzante sensazione di poterlo davvero toccare.

Fu la prima di tante fortunate occasioni in cui venne a donarci il suo talento ed a trasferirci la sua esperienza. 

Col passare del tempo, la magia perse lentamente il potere di ingannare i miei occhi e passò a trasformarsi in un rituale di regole e principi, per creare un trucco e provocare meraviglia, solo più negli occhi altrui.

Stavo diventando un mago. 

Oggi, quando una nuova o nuovo allievo entra nel mio laboratorio, mi piace riconoscere quello stupore nei suoi occhi mentre mi si presenta ed inizia a parlarmi, senza riuscire a non farsi rapire da ciò che è esposto sulle pareti.

Sono tanto contento di insegnare.

E sento di farlo bene. 

Ho realizzato infinite magie per molti anni, in contesti diversi e per numerose committenze che, in quanto “spettatori “, godono tutt’ora del loro personale incantesimo.

Immaginare però, di poter essere ricordato con emozione e gratitudine, da qualcun* che anche un po’ grazie a me si sarà realizzat* e che continuerà così a garantire bellezza e stupore al mondo, mi fa sentire oggi, di fare nuovamente la cosa giusta. 

BIO formale

Filippo Manassero nasce a Torino il 23 aprile 1969, opera nel campo dell’arte dal1988 e nel 1992 costituisce la ditta ART DECO S.n.c. – Artistiche Decorazioni, Trompe L’oeil e Restauri, di cui a tutt’oggi è socio. 

Questa attività lo porta a sperimentarsi nella progettazione di decorazioni d’interni attraverso la realizzazione di trompe l’oeil e decorazioni artistiche appositamente studiate di volta in volta a seconda degli ambienti e del loro utilizzo. Ma anche a confrontarsi con le tecniche del passato attraverso il restauro di decorazioni e tele. 

La costante collaborazione con architetti e interior designers gli ha permesso di confrontarsi costantemente sulle molteplici problematiche legate alla creazione d’interni ed all’uso del colore

Dopo oltre vent’anni di attività decide di iniziare un percorso più personale, e nasce l’idea dei "Ritagli", una ricerca nella tecnica della copia d’autore che ha come obiettivo quello di creare inedite suggestioni.

Nel 1999 ha condotto per opera dello CSEA - formazione e servizi per il lavoro - la docenza ai corsi di “Decorazione murale artistica – trompe l’oeil”, patrocinati dal Comune di Torino  e dalla Regione Piemonte.

Nel 2000/2001 sempre per CSEA ha condotto la docenza ai corsi di “Tecnica dell’affresco”, sempre patrocinati da Comune e Regione.

Nel 2012 inzia a realizzare opere inedite e nel marzo 2013 si distingue attirando l’attenzione nella città di Torino con l’opera L’Urlo di Piero .

A fine 2013 presenta l’opera La Nipote immacolata.

Partecipa come docente a numerosi workshop residenziali su decorazione e tecnica del trompe l'oeil. 

Offre la sua competenza per lezioni di gruppo ed individuali, per tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo delle tecniche artistiche che aspirano ad approfondire o a scoprirne di nuove.

Dal 2014 promuove e gestisce con successo in Italia workshop di Sumi-e la pittura tradizionale giapponese ad inchiostro, conosciuta anche come pittura Zen.

Settembre 2016 vince il concorso in Cina "1st Hmay Art Supply Painting Competition" con l’opera sumi-e Ibis 

Ottobre 2016 realizza un’opera di Sumi-e, un Ensō, per il percorso permanente museale del primo museo al mondo dedicato al Segno inaugurato presso lo stabilimento torinese delle Stilo Aurora.

Novembre 2017 realizza un workshop sul Caravaggio alla Reggia di Venaria, con la tecnica dei pastelli secchi  in occasione della mostra Caravaggio Experience.

2021 ha illustrato il libro "Nel segno del Giappone - Haiku e Sumi-e" di Emiliano Cerasani e Filippo Manassero - Voglino Editrice.

2021 ha illustrato Le Essenziali, carte di Stefania Zani.

2022 pubblica il libro "Sumi-e, il quinto tesoro" edito da Terre di Mezzo Editore

 

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